Le Forme del Grès

 


Nel nostro laboratorio di arti applicate in Marostica, si incrociano e si generano ogni giorno storie di artisti, decoratori, designer, progetti e oggetti; di questi ultimi forse alcuni sono arrivati anche nelle vostre case.
Abbiamo pensato di raccogliere queste storie e mettervele a disposizione attraverso questo quaderno on-line di cui riceverete notizia a ogni aggiornamento.

Si, una sorta di diario del nostro atelier, sempre alla ricerca di nuovi orizzonti e alla scoperta nuovi scenari artistici.

Il nostro desiderio è che possiate condividere con noi la passione per il bello che troviamo nelle infinite forme che può assumere il grès”.

Buon anno!

Giuseppe Bucco e Flavio Cavalli





La Città della ceramica e il Museo della Ceramica 

Se Marostica è la città degli scacchi, Nove, comune limitrofo, è la città della ceramica che ospita il Museo della Ceramica; lì 300 anni fa ha avuto inizio la celebre tradizione manifatturiera che continua anche ai nostri giorni nostri.

A Nove, Marostica e Bassano si producono manufatti decorativi, complementi d’arredo e tutto quanto può far parte del mondo “ceramico”. Nel distretto sono presenti laboratori e atelier, artisti e artigiani, piccole aziende capaci di vedere lontano e di estendere il proprio pensiero su un orizzonte globale affermandosi così nei mercati mondiali.

Proprio a Nove, a Palazzo de Fabris, già sede dell’Istituto d’Arte per la Ceramica viene ospitato  il Museo della Ceramica, che raccoglie testimonianze e forme di sapere rare, che tutto il mondo riconosce come uniche, forme apprezzate  e prese ad esempio.

A Nove ogni anno ha luogo la “Festa della Ceramica”, una mostra mercato a cui partecipano città italiane della ceramica e realtà di tutt’Europa. Un’occasione con cui tutti imparano e confrontano i propri  segreti “dell’arte ceramica”.

La produzione artistica del distretto della ceramica di Nove Bassano Marostica ha una vocazione internazionale. Nata fin da subito per essere ambasciatrice nel mondo dell’italian Style. Tutto ha inizio nel XIII secolo, quando la Repubblica Veneta decide di incentivare la produzione di ceramica all’interno dei propri confini, per diminuirne le importazioni e svilupparene le esportazioni.

Le caratteristiche del territorio e l’operosità della popolazione locale fanno il resto.

I legni portati a valle dal Brenta per alimentare le fornaci, i grandi mulini costruiti sul fiume per mescolare gli impasti ceramici, il gesso di Asiago, la silice e il quarzo dai ciottoli del Brenda e l’argilla di Marostica sono la base per lo sviluppo di una fiorente industria di maioliche e porcellane che è arrivata fino ai giorni nostri.

I manufatti inizialmente appannaggio delle classi più abbienti via via diventano con lo sviluppo tecnologico sempre più accessibili a tutti.

Questa grande diffusione iniziata a metà ottocento è stato l’inizio di un successo sempre più vasto che ha alimentato l’economia del territorio, nel quale si sono sviluppati talenti e specializzazioni nella filiera produttiva dei materiali e dei semilavorati,  fino alle capacità artistiche e decorative.

Nacquero così nuove manifatture fino ad attivare al periodo successivo alle due guerre mondiali, nel quale si aprirono i mercati d’oltreoceano che portarono il grande sviluppo che culminò con il bum economico degli anni Cinquanta e Sessanta che vide l’affermarsi del mito dell’italian Style nel mondo.


Perché il grès porcellanato?

Perché il grès porcellanato? Ci è stato chiesto molte volte il motivo per il quale abbiamo scelto il grès porcellanato come materiale d’elezione. La ragione è
semplice. Il grès porcellanato è una delle ceramiche più pregiate che da le migliori garanzie qualitative di durata, resistenza e possibilità estetiche.

Avevamo l’aspirazione di porci all’avanguardia rispetto alla tradizione ceramica del distretto di Nove-Bassano-Marostica. Sapevamo che la nostra era una scelta coraggiosa e se fossimo riusciti a fare della nostra arte un mestiere, il nostro desiderio era che i nostri manufatti fossero opere che potessero durare nel tempo.
Non abbiamo mai abbandonato il grès porcellanato, ne abbiamo indagato ogni segreto e studiato ogni potenzialità espressiva. Ogni giorno scopriamo qualcosa di nuovo di questo splendido materiale.
Confrontarsi con la sua lavorazione non è la cosa più semplice. E’ un materiale che in fase di cottura è soggetto a una contrazione in volume del 13%, vetrifica e se le forme artistiche non sono state studiate alla perfezione non superano la “prova” del forno di cottura a 1200 gradi. Ma quando questo avviene sappiamo di avere generato qualcosa di speciale e siamo ben lieti di donarlo al pubblico che lo saprà apprezzare e riconoscerne il valore.
La vera sfida è stata utilizzare questo materiale per realizzare opere artistiche, si perché normalmente, per via della sua straordinaria durezza e resistenza a ogni tipo di aggressione, il grès porcellanato è stato sempre usato per produrre lastre e piastrelle per i rivestimenti inizialmente industriali e più di recente domestici.
Noi abbiamo voluto usare questa materiale ceramico incorruttibile dandogli il valore culturale che merita, un po’ come gli orafi fanno con l’oro. Abbiamo generato complementi d’arredo e oggetti decorativi, gioielli e servizi per la tavola, nel nostro atelier siamo sempre alla ricerca di nuove espressioni e nuove forme del grès.