Nel nostro laboratorio di
arti applicate in Marostica, si incrociano e si generano ogni giorno storie di
artisti, decoratori, designer, progetti e oggetti; di questi ultimi forse
alcuni sono arrivati anche nelle vostre case.
Abbiamo pensato di raccogliere queste storie e mettervele a disposizione attraverso questo quaderno on-line di cui riceverete notizia a ogni aggiornamento.
Si, una sorta di diario del nostro atelier, sempre alla ricerca di nuovi orizzonti e alla scoperta nuovi scenari artistici.
Il nostro desiderio è che possiate condividere con noi la passione per il bello che troviamo nelle infinite forme che può assumere il grès”.
Buon anno!
Abbiamo pensato di raccogliere queste storie e mettervele a disposizione attraverso questo quaderno on-line di cui riceverete notizia a ogni aggiornamento.
Si, una sorta di diario del nostro atelier, sempre alla ricerca di nuovi orizzonti e alla scoperta nuovi scenari artistici.
Il nostro desiderio è che possiate condividere con noi la passione per il bello che troviamo nelle infinite forme che può assumere il grès”.
Buon anno!
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La Città della ceramica e il Museo della Ceramica
Se Marostica è la città
degli scacchi, Nove, comune limitrofo, è la città della ceramica
che ospita il Museo della Ceramica; lì 300 anni fa ha avuto inizio la
celebre tradizione manifatturiera che continua anche ai nostri giorni nostri.
A Nove, Marostica e Bassano
si producono manufatti decorativi, complementi d’arredo e tutto quanto può far
parte del mondo “ceramico”. Nel distretto sono presenti laboratori e atelier,
artisti e artigiani, piccole aziende capaci di vedere lontano e di estendere il
proprio pensiero su un orizzonte globale affermandosi così nei mercati mondiali.
Proprio a Nove, a Palazzo
de Fabris, già sede dell’Istituto d’Arte per la Ceramica viene ospitato
il Museo della Ceramica, che raccoglie testimonianze e forme di sapere
rare, che tutto il mondo riconosce come uniche, forme apprezzate e prese
ad esempio.
A Nove ogni anno ha luogo
la “Festa della Ceramica”, una mostra mercato a cui partecipano città italiane
della ceramica e realtà di tutt’Europa. Un’occasione con cui tutti imparano e
confrontano i propri segreti “dell’arte ceramica”.
La produzione artistica del
distretto della ceramica di Nove Bassano Marostica ha una vocazione
internazionale. Nata fin da subito per essere ambasciatrice nel mondo
dell’italian Style. Tutto ha inizio nel XIII secolo, quando la Repubblica
Veneta decide di incentivare la produzione di ceramica all’interno dei propri
confini, per diminuirne le importazioni e svilupparene le esportazioni.
Le caratteristiche del
territorio e l’operosità della popolazione locale fanno il resto.
I legni portati a valle dal
Brenta per alimentare le fornaci, i grandi mulini costruiti sul fiume per
mescolare gli impasti ceramici, il gesso di Asiago, la silice e il quarzo dai
ciottoli del Brenda e l’argilla di Marostica sono la base per lo sviluppo di
una fiorente industria di maioliche e porcellane che è arrivata fino ai giorni
nostri.
I manufatti inizialmente
appannaggio delle classi più abbienti via via diventano con lo sviluppo
tecnologico sempre più accessibili a tutti.
Questa grande diffusione
iniziata a metà ottocento è stato l’inizio di un successo sempre più vasto che
ha alimentato l’economia del territorio, nel quale si sono sviluppati talenti e
specializzazioni nella filiera produttiva dei materiali e dei
semilavorati, fino alle capacità artistiche e decorative.
Nacquero così nuove manifatture
fino ad attivare al periodo successivo alle due guerre mondiali, nel quale si
aprirono i mercati d’oltreoceano che portarono il grande sviluppo che culminò
con il bum economico degli anni Cinquanta e Sessanta che vide l’affermarsi del
mito dell’italian Style nel mondo.
Perché il grès porcellanato?
Perché il grès porcellanato? Ci è stato chiesto molte volte il motivo per il quale abbiamo scelto il grès porcellanato come materiale d’elezione. La ragione èsemplice. Il grès porcellanato è una delle ceramiche più pregiate che da le migliori garanzie qualitative di durata, resistenza e possibilità estetiche.
Avevamo l’aspirazione di porci all’avanguardia rispetto alla tradizione ceramica del distretto di Nove-Bassano-Marostica. Sapevamo che la nostra era una scelta coraggiosa e se fossimo riusciti a fare della nostra arte un mestiere, il nostro desiderio era che i nostri manufatti fossero opere che potessero durare nel tempo.
Non abbiamo mai abbandonato il grès porcellanato, ne abbiamo indagato ogni segreto e studiato ogni potenzialità espressiva. Ogni giorno scopriamo qualcosa di nuovo di questo splendido materiale.
Confrontarsi con la sua lavorazione non è la cosa più semplice. E’ un materiale che in fase di cottura è soggetto a una contrazione in volume del 13%, vetrifica e se le forme artistiche non sono state studiate alla perfezione non superano la “prova” del forno di cottura a 1200 gradi. Ma quando questo avviene sappiamo di avere generato qualcosa di speciale e siamo ben lieti di donarlo al pubblico che lo saprà apprezzare e riconoscerne il valore.
La vera sfida è stata utilizzare questo materiale per realizzare opere artistiche, si perché normalmente, per via della sua straordinaria durezza e resistenza a ogni tipo di aggressione, il grès porcellanato è stato sempre usato per produrre lastre e piastrelle per i rivestimenti inizialmente industriali e più di recente domestici.
Noi abbiamo voluto usare questa materiale ceramico incorruttibile dandogli il valore culturale che merita, un po’ come gli orafi fanno con l’oro. Abbiamo generato complementi d’arredo e oggetti decorativi, gioielli e servizi per la tavola, nel nostro atelier siamo sempre alla ricerca di nuove espressioni e nuove forme del grès.